Nel mio incessante movimento attraverso generi e stili musicali diversi, rimango tuttavia legato alla musica da camera e sinfonica “tradizionale”, con particolare riferimento a Mozart, Haydn, Schubert, Mendelssohn e Brahms, che mi guida fino alle esperienze contemporanee.
Cerco di conservare uno spirito critico filtrato attraverso la necessità di un rinnovamento repertoriale ed interpretativo: l’elaborazione dei miei programmi risulta fortemente condizionata dalla necessità di giustapporre o contrapporre brani di epoche diverse pescando a piene mani anche dal cosiddetto (a torto) repertorio minore ovvero quello poco frequentato: Respighi, Casella, Busoni, Malipiero, Ghedini, Petrassi accanto a Hindemith, Falla, Eisler, Walton, Britten, Varése, Antheil, Ives..